Zylos è un porto franco, una comunità di briganti, criminali, reietti, uomini e donne con troppe cose da nascondere o un passato a cui sfuggire.
Zylos è la salvezza per alcuni e la condanna di altri.
Questo stralcio di terra in mezzo al mare, così difficilmente raggiungibile, destò l'attenzione per la prima volta 120 anni orsono dal capitano Gregor
Denteblu, un ufficiale della marina Aeloriana che utilizzava l'isola per incontrare segretamente uomini della città a cui rivendere informazioni utili per il pattugliamento del mare.
Fu successivamente utilizzato anche dai suoi stessi uomini come punto in cui smerciare beni rubati in mare, imbarcazioni sequetrate, bottino e armi inusuali.
Presto diventò il posto in cui tutti coloro che volevano fare affari losco si recavano lontano da autorità ed occhi indiscreti. Mercanti di schiavi, ladri,
collezionisti di oggetti inusuali approdavano le loro navi nel piccolo porticciolo di assi e baracce aspettando il miglior offerente.
Con il tempo marinai in pensione, galeotti e latitanti fecero di questa insenatura la loro casa. Il passare del tempo e la fama del luogo portarono su queste rive
il corsaro Donald Ferrostretto Stuart, che si stanziò sull isola con la forza proclamandola territorio suo e della sua ciurma e dichiarandosi governatore.
Da quel momento in poi Zylos è diventato un porto franco di commercianti e ciurme pirata, si dice che non esista merce che non si possa trovare su quest isola:
dalle stoffe preziose ancora bagnate dal sangue dei nobili che le indossavano, ad antiche mappe di preziosi tesori, a proibiti artefatti pagani...
Qualunque cosa sia proibita al mondo si condece lasciva alle tue monete d'oro, nel porto di Zylos... tutto ha un prezzo.
Due tipi di persone abitano Zylos; c’è chi è, od è stato in passato pirata, e chi invece ha a che fare con loro. Zylos è un’isola che si è popolata solo in tempi relativamente recenti, e gli usi e i costumi sono una diretta derivazione degli uomini e donne di mare che hanno scelto di farla essere la propria dimora. Il trascorso di ognuno è il più disparato, c’è chi era nell’esercito imperiale, chi era un semplice marinaio o mercante di un piccolo villaggio del Nuovo Mondo, chi un semplice viaggiatore. Sebbene tutti apparentemente diversi, quando si inizia a trascorrere tempo alla Zylos, si iniziano ad assumere quei tratti tipici che oggi a chiunque su Thassylon farebbe esclamare: “Venite da Zylos?”. Non si tratta solo di un saluto, “Ahoy”. Ciò che rende qualcuno di Zylos è un’insieme di gesti e scelte stilistiche d’abbigliamento e verbali, che lo distingueranno da chiunque altro. Più anni si trascorrono all’isola, più si tenderà a fare propri questi atteggiamenti tipici, tutti di derivazione piratesca e marinaresca. Chi è di Zylos è spesso un manigoldo, un farabutto, un reietto e potrebbe anche aver avuto un trascorso bellico, che sia nella marina, esercito, ciurma o gruppo di banditi ed assassini. Qualunque sia il loro trascorso, comunque non sarà una saggia decisione minacciare o mancare di rispetto uno di loro, poiché molto probabilmente saprà ben difendersi, visto che si è fatto strada con le unghie e con i denti.
I NOVE PEZZI DA OTTO
La schiavitu' è legale sull'isola, anche se i residenti non sono così ricchi da permettersi uno schiavo, molti di loro traggono beneficio da questa remunerativa tratta.
Nel mercato degli schiavi, situato sul porto si possono trovare esemplari umani solitamente rapiti durante arrempaggi, o anche nativi catturati durante il
saccheggio dei loro villaggi. Ogni anno i Nove Pezzi da Otto organizzano la “Danza delle fosse” uno spettacolo all'ultimo sangue in cui tutti gli schiavi messi
in vendita sull isola sono liberi di partecipare. In questo spettacolo, composto da crudeli combattimenti e sadiche prove di coraggio, viene messo in palio per
gli schiavi la libertà, concessa solo a due dei vincitori del gioco.
Questo evento ogni anno richiama sull isola centinaia di mercanti e lupi di mare con il solo scopo di intrattenerli e incrementare i commerci e i
traffici della comunità.
A Zylos non vi è una vera e propria chiesa, a fare da tramite tra il divino ed i comuni mortali se ne possono occupare i vari preti
i in giro per l’isola, che fanno capo al Reverendo di Zylos. Il culto principale è l'Antica Via nel rispetto di Thalmos, Dio dei Mari.
Questi però sono molto diversi dai sacerdoti del continente e vengono
trattati in una maniera completamente differente. In primis nella grande maggiorparte dei casi l’individuo penserà più a sfruttare il
proprio dono per sè stesso, aiutando il prossimo ma dopo la giusta donazione. Inoltre il comune religioso a Zylos viene interpellato
quasi unicamente se persiste un problema precedente, ad esempio se nel navigare si facesse fronte ad una tempesta.
All’infuori del Reverendo dell’isola, una volta risolta la problematica, il religioso torna ad essere un tizio qualunque come gli altri agli occhi di tutti.
Anche la superstizione è molto importante nella vita spirituale. La vicinanza dei Nativi Isolani negli anni
non ha fatto altro che aumentare queste abitudini. Non è raro infatti riuscire a far cambiare anche la più dura delle idee se come
motivazione si usa un cavillo legato alla malasorte o alla sfortuna. La morte stessa è spesso un discorso interpellato, in quanto
fa parte della vita di tutti i giorni, ed è facile scherzarci sopra quanto parlarne con solennità.
“I morti non parlano”
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