I Focolari di Myrland non costituiscono un vero e proprio stato unitario, ma piuttosto una federazione di tribù, grandi e piccole, unite sotto la figura dello Tzar. Questi uomini, temprati dal freddo e dal ghiaccio delle loro terre, sono rinomati guerrieri. La cultura Myrlandese attribuisce un'importanza primaria all'onore in battaglia, influenzando profondamente le loro tradizioni e la loro struttura sociale. Lo Tzar esercita un dominio sugli altri capi tribù, spesso assoggettandoli con la forza alla sua volontà, mantenendo così una precaria unità tra le diverse tribù guerriere.
Più che uno stato unitario, un'insieme di tribù guerriere unite in una federazione sotto la guida dello Tzar. La società è tribale e gerarchica, basata su clan e legami di parentela. Lo Tzar esercita un'autorità spesso ottenuta con la forza e mantenuta con la dimostrazione di potenza militare. I guerrieri sono al vertice della società, e l'onore in battaglia è il valore supremo. Le donne spesso ricoprono ruoli importanti nella gestione della comunità e nella trasmissione delle antiche saghe.
Non esistono vere e proprie città in Myrland; gli insediamenti sono spesso villaggi fortificati o accampamenti stagionali, sparsi in un territorio ostile. La vita è dura e incentrata sulla sopravvivenza, la caccia e la guerra. Le assemblee tribali e i rituali guerrieri sono eventi centrali, momenti di aggregazione e preparazione per i conflitti.
La cultura Myrlandese è guerriera e basata sull'onore in battaglia. La forza fisica, il coraggio e la lealtà al proprio clan e allo Tzar sono i valori fondamentali. Le saghe e i canti celebrano le gesta degli eroi e le vittorie in guerra, tramandando una storia di valore e resilienza. L'arte è spesso rudimentale e legata alla decorazione di armi e oggetti rituali. Il rispetto per gli anziani e per le tradizioni tribali è molto forte, un elemento di coesione tra le diverse tribù.
La politica estera dei Focolari di Myrland è guidata dalla sete di conquista e dal desiderio di razziare le terre più fertili del sud. La guerra con l'Impero di Mordun è vista sia come una minaccia esistenziale che come un'opportunità per dimostrare il proprio valore in battaglia e ottenere bottino. Le alleanze tra le tribù sono spesso instabili e basate su interessi comuni momentanei e sulla leadership carismatica dello Tzar. La diplomazia è un concetto alieno alla cultura Myrlandese, che preferisce risolvere le dispute con la forza.
La spiritualità dei Myrlandesi è legata all'Antica Via, ma con un forte accento sugli dei della guerra, del coraggio e della caccia. I guerrieri invocano spesso la loro protezione prima della battaglia, e i sacrifici di animali sono comuni. Gli sciamani e i veggenti hanno un ruolo importante nella comunità, interpretando i segni degli dei e guidando le decisioni tribali. Il culto degli antenati e degli eroi caduti in battaglia è molto sentito.
I Myrlandesi sono guerrieri feroci e abili, temprati dal clima rigido delle loro terre. Sono maestri nell'uso delle armi da mischia e nelle tattiche di guerriglia. Si dice che alcune tribù abbiano sviluppato una forma di magia runica legata al sangue e al ghiaccio. Le loro tradizioni orali tramandano storie di antichi eroi e di creature leggendarie che popolano le terre selvagge di Myrland.
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